Un augurio a Paolo di tanto successo per questa nuova avventura. Sono onorato di farne parte avendo registrato il doppio cd inaugurale ed anche "Mistico Mediterraneo" che uscirà con ECM.
Good luck!!...e grazie per scegliere Artesuono come tuo studio di riferimento.
Stefano Amerio
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Roma, 6 giu. (Adnkronos/Ign) - Non è casuale che sia proprio un ambizioso doppio cd con il Quintet, 'Songlines/Night and Blue', ad inaugurare questa sua nuova avventura artistica, la label Tuk Music. ''Il quintetto è la formazione che da sempre mi ha accompagnato e che ha scandito molti dei momenti importanti della mia vita musicale. Quando nasce un nuovo 'figlio', è giusto e doveroso farlo battezzare da padrini storici, come i musicisti del mio quintetto'', ha spiegato Paolo Fresu all'ADNKRONOS.
''Due anni fa siamo entrati in studio per nostra scelta, senza etichetta, e abbiamo registrato questo progetto per il solo piacere di farlo. Le linee guida - racconta il trombettista sardo - erano, in 'Songlines', il tema del viaggio e, in 'Night and Blue', la voglia di scovare standard inusitati che avessero una di queste due parole nel titolo''.
Ma il sassofonista Tino Tracanna, il pianista Roberto Cipelli, il contrabbassista Attilio Zanchi e il batterista Ettore Fioravanti, saranno solo una lieta eccezione nel catalogo della Tuk Music. ''Questa etichetta - spiega Paolo Fresu - non nasce con l'intento di produrre la mia musica quanto quella degli altri, soprattutto quei dischi o master che molti giovani artisti mi inviano per un parere, un consiglio, una consulenza a livello di produzione o note di copertina. Credo sia importante dar loro una spinta, un'opportunità, una vetrina''. ''La Tuk nasce quindi - continua il trombettista sardo - per promuovere nuovi talenti scovati in tutto il mondo da una rete di musicisti, quelli con cui collaboro, volta a proporre artisti meritevoli di essere prodotti in Italia e poi esportati nel mondo. Conto di realizzare non più di 4 o 5 dischi l'anno così da poterli seguire sotto ogni aspetto''. I prossimi saranno, a luglio, un progetto flamenco-jazz elettroacustico del sassofonista salentino Raffaele Casarano dal titolo 'Argento' e, in ottobre, la riedizione rivista e aggiornata del disco 'Ethos' del quartetto d'archi Alborada, già uscito per l'etichetta leccese Dodicilune, con ospiti importanti come Rita Marcotulli, Maria Pia De Vito, Daniele Di Bonaventura e altri.
Nel frattempo, però, anche Paolo Fresu sta preparando un album. ''Uscirà per la ECM a fine settembre e si chiamerà 'Mistico Mediterraneo'. E' un progetto stranissimo e 'spiazzante' - spiega il trombettista sardo - che comprende originali e brani tradizionali e coinvolge un coro corso di sette uomini, gli A Filetta, e il bandoneon di Daniele Di Bonaventura. Un disco a metà fra jazz, contemporanea e polifonia tradizionale corsa''.
Ad agosto poi Paolo Fresu sarà impegnato a Berchidda, suo paese natio, per il consueto festival 'Jazz in Time', di cui è patron e musicista in prima linea. ''Questa 23esima edizione sarà dedicata all'Aria, altro elemento dopo l'Acqua dello scorso anno e in attesa di Terra e Fuoco, nelle prossime due annate. Un pretesto - spiega il trombettista sardo - per affrontare in musica ma anche attraverso altre arti le problematiche dell'ambiente e le possibilità date dalle energie rinnovabili''.
Ma prima di agosto, Paolo Fresu sarà in tour in Italia, Europa e Canada. ''A dicembre poi - rivela - esordirò all'Auditorium Parco della Musica di Roma con un progetto sulla musica barocca della misconosciuta compositrice del 1600 Barbara Strozzi, le cui opere saranno arrangiate da Uri Caine per un'orchestra da camera e vari musicisti jazz e di musica antica''.